Mobilità elettrica: il progetto europeo per un mercato in espansione

16 Febbraio 2021 Ilaria Rebecchi


Stazioni di ricarica ultraveloce: un quarto d’ora per fare il pieno di energia con le colonnine HPC

Si chiamano colonnine di ricarica HPC (High Power Charge) e consentono di fare il pieno di energia in circa 15 minuti. L’iniziativa, su scala europea e con capofila Enel, favorirà l’utilizzo delle auto elettriche abbattendo così il limite – spesso tra i maggiori vincoli per chi è interessato concretamente alla mobilità elettrica – delle distanze.
Stazioni lungo le principale arterie stradali, anche fuori dai centri urbani: così due anni fa si faceva strada in quel di Bruxelles il piano “E-Via Flex-E” per favorire la mobilità elettrica grazie proprio ad innovative colonnine di ricarica ultraveloce da sistemare capillarmente in tutto il territorio del vecchio continente, anche nel Belpaese.

E se ad oggi il tempo di ricarica di questi veicoli risulta variabile e connesso a fattori di differente natura, come la tipologia dell’autovettura o il modello di caricatore e il metodo di ricarica impiegato, le stazioni veloci porteranno sicuramente una ventata di ottimismo e un importante slancio al settore della mobilità elettrica.
Perché? Basti pensare che per fare il peno di energia ad una Tesla Model 3 con batteria da 75kWh e potenza di ricarica da 2,3 kW, sono necessarie 32 ore, con wallbox da 3,7 kW ne servono 20 mentre con colonnina a corrente alternata a 7,4 kW bastano 10 ore. Sempre troppe, a pensarci bene, considerando la velocità delle stazioni di ricarica ultraveloce HPC del progetto “E-Via Flex-E”.

Tre, al momento, le HPC italiane, con potenza fino a 350 kW e attive presso le aree di servizio IP di Peschiera del Garda (VR), Zanica (BG) e Biandrate (NO). Presto, però, se ne aggiungeranno altre quattro nei prossimi mesi del 2021.

La realizzazione di una rete di stazioni ultraveloci, che permette tempi di ricarica più rapidi, è fondamentale per favorire gli spostamenti a lunga distanza in auto, compresi i viaggi internazionali” ha dichiarato Francesco Venturini, CEO di Enel X.

Un primo passo importante, che, secondo il CEO di Enel, “porterà a installare il maggior numero possibile di punti HPC lungo tutto lo stivale”. Il progetto vanta anche la collaborazione di EDFEnedisVerbundNissanGroupe Renault e Ibil, ed è co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito della call Connecting Europe Facility Transport 2016. Inoltre, presto saranno create altre sei stazioni di ricarica ultrafast tra Spagna e Francia.

Mobilità elettrica: la rete europea

Questo progetto è finalizzato alla sperimentazione di una rete europea per consentire ai nuovi veicoli elettrici, con autonomia superiore ai 300 Km, di percorrere lunghe distanze, diffondendo così, di riflesso, la capillarità della mobilità elettrica nei Paesi dell’Unione.
Questa rete di stazioni ultraveloci affiancherà quella “EVA+” (Electric Vehicles Arteries), nata dal progetto cofinanziato dalla Commissione europea e che prevede l’installazione in tre anni di 180 punti di ricarica veloce (Fast Recharge Plus) lungo le tratte extraurbane del territorio italiano.
Le stazioni di ricarica, infine, rappresentano oggi un business in crescita su scala mondiale: secondo il report firmato da Precedence Research, si tratta di un mercato che potrebbe raggiungere i 40 miliardi di dollari di valore entro il 2027 e nel quale l’Europa vuole inserirsi trovando, però, grandi leader tra Cina, Giappone, India e Corea del Sud.

 

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.