Tempi record per la realizzazione della gigafactory di Energy S.p.A. nel Veneto

19 Gennaio 2024 Marco Ventimiglia


Dopo l’annuncio di giugno, inizia ora la fase di testing nello stabilimento di Sant’Angelo di Piove di Sacco. In primavera il via alla produzione delle batterie al litio

Mesi e non anni: quando si parla della realizzazione di un progetto industriale nel nostro Paese, porre questo orizzonte temporale più che un coscienzioso impegno può sembrare la battuta di un buontempone, considerata la mole di ostacoli che inevitabilmente si frappone fra il dire e il fare. Eppure proprio di mesi parliamo nel caso della gigafactory – ovvero una fabbrica di dimensioni gigantesche progettata per produrre batterie destinate alle auto elettriche o a sistemi di accumulo per le rinnovabili – che si sta realizzando in Veneto.

L’annuncio a giugno

Un’iniziativa ideata e sviluppata da Energy S.p.A., una società attiva nell’offerta di sistemi integrati di accumulo di energia. Un progetto per il quale parliamo di mesi considerato che l’annuncio dell’allestimento di un impianto per la produzione di batterie al litio cobalt-free a Sant’Angelo di Piove di Sacco, il centro dove si trova il quartier generale di Energy S.p.A., risale appena al giugno scorso.

In quell’occasione Davide Tinazzi, amministratore delegato di Energy, aveva sottolineato come grazie alla gigafactory la sua azienda diventa l’unica in Italia “che può realizzare internamente sia il sistema di accumulo che le batterie di stoccaggio. Batterie che saranno caratterizzate dai più alti standard prestazionali, ambientali e di sicurezza. Consentiranno così di equipaggiare dei sistemi di accumulo Made in Italy che permetteranno a famiglie ed imprese di essere parte attiva della transizione energetica che, grazie all’energia solare, contribuirà in modo decisivo ai risparmi in bolletta e alla riduzione delle emissioni di gas serra”.

Finanziamento da 7 milioni

È passato poco più di un semestre ed Energy ha annunciato pochi giorni fa l’avvio della fase di testing della prima linea di produzione di batterie al litio, di tipologia LFP (acronimo di litio-ferro-fosfato). E nel mezzo di questo periodo, a novembre, c’è stato anche uno sviluppo significativo, ovvero la concessione di un finanziamento pubblico di 7,15 milioni di euro (su un importo complessivo di circa 43 milioni) nell’ambito del Contratto di Sviluppo della filiera produttiva strategica “Rinnovabili e Batterie” previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Tornando all’attualità, l’azienda veneta spiega in un comunicato che “come previsto dalla fase 1 del progetto, la nuova linea di produzione è stata realizzata entro la fine del 2023. Ora è iniziato il processo di messa a punto della produzione ed Energy prevede di inaugurare ufficialmente la prima linea della gigafactory in primavera. La fase di test riguarderà l’attività di calibrazione della qualità della produzione ma anche l’implementazione di soluzioni informatiche avanzate”.

Nel 2026 un secondo impianto

Una prima linea produttiva, come detto realizzata all’interno dello stabilimento di Energy già esistente, che avrà una capacità fino a 0,8 Gigawattora all’anno. Ma si tratta soltanto del primo passo, perché la fase 2 prevede la costruzione di uno stabilimento, vicino a quello esistente, completamente dedicato alla produzione di batterie. L’avvio di questo impianto è previsto all’inizio del 2026 e lo stabilimento avrà una capacità produttiva 10 volte maggiore rispetto a quello operativo nella fase 1.

“Siamo entusiasti di annunciare il raggiungimento di questo significativo traguardo – è il commento dell’amministratore delegato Davide Tinazzi –. Il completamento della prima linea di produzione di batterie al litio e l’avvio della fase di test rappresentano una promessa mantenuta verso i nostri stakeholders. È una milestone di fondamentale importanza e siamo orgogliosi di aver rispettato le tempistiche di esecuzione”.

Marco Ventimiglia

61 anni, dal 1989 giornalista professionista de l'Unità dove ha ricoperto vari ruoli dapprima nella redazione sportiva e poi in quella economica. Esperto di nuove tecnologie, ha realizzato per anni il supplemento Unità Multimedia e curato il Canale Tecnologia su Internet. Negli ultimi anni realizza sul Web articoli sulla transizione energetica, la mobilità elettrica, il rinnovamento del patrimonio immobiliare, oltre che dare conto delle evoluzioni politiche e normative in materia.