Il Friuli della “Gemona digitale” è la regione più smart d’Italia

2 Luglio 2019 Smart Building Italia


Il Friuli di paesini digitalizzati come Gemona è la regione più Smart d’Italia, dentro un’Europa dove l’innovazione galoppa a ritmi così elevati (soprattutto in Svezia, Finlandia, Danimarca e Olanda) da superare gli standard degli Stati Uniti. Lo si apprende dalla lettura dell’European Innovation Scoreboard, la classifica stilata dall’Unione Europea sulla base di un report finalizzato a individuare i fattori di innovazione relativi al 2019. In un’Italia che per il quarto anno consecutivo mantiene la propria identità di “Paese innovatore moderato”, soggetto cioé a una crescita modesta ma diffusa, il Friuli Venezia Giulia si staglia come il territorio italiano più Smart, piazzandosi peraltro al 102° posto fra tutte le regioni europee, a dimostrazione che, anche nelle sue zone d’eccellenza, l’Italia attualmente arranca rispetto non solo rispetto ai Paesi scandinavi, ma anche nei confronti di Germania, Francia e Gran Bretagna.

Quattro sono le aree individuate per la determinazione dei punteggi di questa classifica europea: ambiente e risorse umane, investimenti, attività innovative, impatti economici su occupazione e fatturati. In questo contesto, il report europeo rileva che l’Italia si fa apprezzare come sistema attrattivo per la ricerca, mentre il suo tallone d’Achille evidenzia quei modesti livelli di scolarizzazione da cui discende una carenza di risorse umane in termini di professionalità evolute e competitive.

E’ importante sottolineare cosa significa il primato nazionale del Friuli, che precede nell’ordine Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, mentre Abruzzo e Lucania si segnalano per i miglioramenti più consistenti rispetto al 2018. La leadership arride infatti a una regione punteggiata di comuni scarsamente popolati, all’insegna di quel “piccolo è bello” tipicamente italiano che risulta qualificante per l’immagine turistica, quanto problematico per l’avvento di un’innovazione diffusa. Ma, partendo proprio da queste premesse, Open Fiber, la “costola informatica” di Enel, in qualità di vincitrice di appositi bandi lanciati dal ministero dello sviluppo economico tramite Infratel, ha avviato un piano da 170 milioni di euro per la cablatura in fibra ultraveloce di oltre 180 comuni del Friuli. Il piano è non a caso partito dai due capoluoghi regionali, Udine per il Friuli e Trieste per la Venezia Giulia, ma anche dalla piccola Gemona, paesino di cinquemila abitanti ricostruito a tempo di record dal terremoto del 1976, e oggi pronto a diventare testimonial della via italina all’innovazione digitale.