La crescita della Smart Factory nei prossimi 4 anni

24 Ottobre 2021 Ilaria Rebecchi


Sostanziosa e determinante: fondamentale l’abbinata con il 5G e la garanzia di sicurezza e manutenzione di dispositivi e reti

Secondo una recente indagine condotta da Reply, il mercato italiano della Smart Factory andrà a triplicarsi al 2025: un giro d’affari di 580 milioni nell’anno 2020 e che arriverà fino ad oltre 1,5 miliardi in 4 anni.
Lo studio “Industrial IoT: A Reality Check” ha infatti indagato i punti centrali che spingeranno la crescita a questi livelli dell’IoT, cioè Smart Factory e Smart Tranport & Logistics.
E se l’Italia si inserisce ben al terzo posto, seguendo unicamente Germania e Francia e aprendo la strada a Belgio e Paesi Bassi, l’ambito Smart Transport & Logistics su scala nazionale risulta contratto negli ultimi due anni del 5%, con però una stima che va dai 131 milioni dell’anno della pandemia fino ai 301 nel 2025 (+130%).
La ricerca, inoltre, sottolinea come senza l’Industrial IoT la stessa Industria 4.0 non potrà continuare ad esistere: questi dati, dunque, risultano fondamentali per una evoluzione smart del mondo industriale, laddove l’Industrial IoT permetterà ad una infrastruttura di raccoglierli, trasmetterli direttamente al cloud e gestirne le analisi, all’interno in un circolo virtuoso di vantaggi per l’intero business.

Iot e 5G

Questa accoppiata, insieme all’ambito dell’edge compuing, sarà determinante alla guida dell’innovazione industriale. Se infatti oggi il numero di dispositivi IoT connessi nella sfera consumer è oggi maggiore rispetto a quella industriale, la spesa per l’Industrial IoT sta registrando una importante crescita per soluzioni trasversali e dispositivi per segmenti specifici.
Così, connettendo macchinari a strumenti, l’IIoT potrà consentire alle aziende manifatturiere di aumentare nettamente la visibilità di produzione in real time. Il tutto migliorando anche la qualità della delivery, abbinando la manutenzione predittiva e l’automazione della supply chain, ad esempio.

Se il 2020 è stato complicato per tutti i settori, la crescita in ambito Factory e Transport & Logistics è stata anche negli investimenti in termini smart. In totale, infatti, il mercato smart factory del cluster Big- 5, guidato dagli Stati Uniti, supererà gli 86 miliardi di euro nel 2025, con sostanziosi investimenti in piattaforme, soluzioni predittive e di monitoraggio remoto.
D’altro canto, invece, il mercato degli smart transport & logistics supererà i 15 miliardi e nell’ambito del cluster “Europe-5”, il mercato della smart factory crescerà di circa tre volte in tutte le nazioni coinvolte, raggiungendo gli oltre 23 miliardi nei cinque Paesi.

L’adozione di sensori a basso costo e delle reti 5G, spinte da ingenti investimenti da parte delle Telco, migliorerà ulteriormente la diffusione dell’Industrial IoT. Ad esempio -spiega l’azienda in una nota – il miglioramento delle comunicazioni tra veicoli/robot autonomi, intelligenza artificiale, e macchinari, unita alla maggiore potenza di calcolo e a una latenza molto bassa non solo migliorerà l’efficienza degli impianti, ma anche la loro sicurezza. La possibilità, inoltre, di creare reti private ad alta densità permetterà non solo una maggiore implementazione dell’Industrial IoT, ma anche la connessione di un numero significativo di sensori, macchinari, veicoli e robot e la possibilità di utilizzare maggiormente la realtà aumentata e virtuale a supporto dei “connected worker”.

Sicurezza fondamentale

L’ambito della security e quello della manutenzione di reti e dispositivi diventa ad oggi, quindi, prioritario, come spiega il report, sottolineando come le aziende abbiano bisogno di ambienti micro-segmentati (on-premise e/o basati su cloud), stabili e pronti a reagire a tecnologie/tecniche pericolose tradizionali e nuove, riducendo la probabilità di successo di nuovi tipi di attacchi. L’analisi dell’architettura IoT, dei componenti industriali e delle intere infrastrutture aiuterà infatti le aziende a eliminare in anticipo lacune, vulnerabilità e minacce. Ma non è solo una questione tecnologica: fondamentali saranno i programmi di formazione per i dipendenti, lo studio e il test continuo di qualsiasi dispositivo utilizzato.

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.