Superbonus, il 2021 si conclude con uno sprint dei lavori

22 Gennaio 2022 Angela


Lo sprint degli ultimi mesi del 2021 ha assorbito molti dei 20 miliardi messi a disposizione dal PNRR per la riqualificazione energetica degli edifici nel nostro Paese

Se si trattasse di una gara sportiva potremmo parlare di un recupero allo sprint. È un po’ quello che è accaduto con il Superbonus al 110% immaginando come traguardo (parziale) la fine dell’anno scorso. Infatti, dopo un inizio al rallentatore dei lavori eseguiti beneficiando della maxi agevolazione fiscale, complice il difficile recepimento della complessa normativa, si è assistito ad un’imperiosa accelerazione negli ultimi mesi del 2021 con il risultato di “assorbire” quasi completamente i circa 20 miliardi messi a disposizione dal PNRR (acronimo di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per la riqualificazione energetica degli edifici nel nostro Paese.

A certificare quest’andamento ci sono i dati forniti da ENEA, che ormai aggiorna mensilmente le rilevazioni nazionali e regionali relative al Superbonus. In particolare, al 31 dicembre il totale dei lavori che sono stati ammessi a detrazione ha raggiunto un valore di 16 miliardi e 204 milioni di euro mentre ragionando in termini di opere già ultimate (il 69%) , il totale degli investimenti ammessi a detrazione risulta pari a 11 miliardi e 181 milioni di euro. E per dare un’idea dello sprint effettuato, basti pensare che alla fine del secondo quadrimestre del 2021 il totale dei lavori ammessi a detrazione era di 5 miliardi e 685 milioni di euro (3 miliardi e 910 milioni per quanto riguarda i lavori già completati al 31 agosto).

Ragionando invece sul numero di asseverazioni che sono state presentate al 31 dicembre, il totale nazionale è di 95.718 con la quota maggiore che riguarda i lavori sugli edifici unifamiliari sebbene il corrispettivo economico prevalente spetta invece ai condomini. Nel dettaglio, le asseverazioni presentate per gli edifici unifamiliari sono state invece 49.944, per un valore di 5 miliardi e 424 milioni di investimenti ammessi a detrazione, mentre le 14.330 asseverazioni relative ai condomini corrispondono ad un totale di 7 miliardi e 758 milioni di investimenti. Nel computo vanno poi inserite le asseverazioni relative alle unità immobiliari funzionalmente indipendenti, che sono state 31.441 per un valore di 3 miliardi e 20 milioni.

Molto interessanti, fra i dati forniti da ENEA, sono i numeri che fotografano l’andamento del Superbonus a livello regionale. Ad avere il maggior numero di asseverazioni presentate è la Lombardia (14.385) seguita dal Veneto (12.646), dal Lazio (8.257) e dall’Emilia Romagna (8.204). Fra le regioni meridionali quella con il maggior numero di asseverazioni depositate è invece la Sicilia (6.307) che precede la Campania (5.488). Un primato, quello della Lombardia, che rimane anche andando a considerare il valore degli investimenti ammessi a detrazione (2 miliardi e 622 milioni di euro). Anche qui a seguire ci sono il Veneto (1 miliardo e 676 milioni) e il Lazio (1 miliardo e 457 milioni). Nel Meridione il corrispettivo maggiore degli investimenti ammessi a detrazione riguarda invece la Campania (1 miliardo e 171 milioni) seguita dalla Sicilia (1 miliardo e 48 milioni).

Dati che peraltro evidenziano, tenendo conto della popolazione e del numero di edifici presenti nelle varie regioni, come il ricorso al Superbonus sia abbastanza omogeneo su tutto il territorio nazionale. Infine, segnaliamo la rilevazione riguardante la media dei singoli investimenti in regime di Superbonus a seconda della tipologia di abitazione. L’importo maggiore è relativo ai condomini, con una media di 541.405 euro per intervento. Si scende a 108.602 euro per gli edifici unifamiliari mentre l’importo medio dei lavori compiuti sulle unità immobiliari indipendenti è di 96.076 euro.