SynapsEES UV-IT: il kit che “scioglie” l’RNA del Covid con i raggi UVC

15 Marzo 2021 Smart Building Italia


Garantisce il ricircolo di aria pulita negli ambienti chiusi, come teatri, ospedali, uffici e scuole: è l’innovativo sistema di sanificazione dell’aria che previene la diffusione dell’infezione

 

Un sistema che utilizza i raggi ultravioletti “UVC” per rompere l’RNA del Coronavirus e garantire il ricircolo di aria pulita negli ambienti chiusi, come teatri, ospedali, uffici, scuole e centri commerciali. È l’innovativa soluzione studiata da SynapsEES e fondata nel 2017 dagli ingegneri Paolo Baldracchi, Marco Giuliani, Pietro Zambelli e Michele Bianchi. L’impresa – il cui nome è l’acronimo di Smart Energy Efficiency Systems – utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare i dati raccolti dagli impianti industriali e proporre correttivi che riducono anche del 15-30% i consumi energetici degli stessi.
E con l’arrivo del Covid-19 l’attenzione dell’azienda si è concentrata su un certo tipo di impianti, le unità di trattamento dell’aria, in sigla UTA, ovvero i sistemi di ventilazione meccanica degli edifici.

La scienza e la medicina – spiega Baldracchi – ci insegnano che l’aria contaminata è uno dei principali veicoli di trasmissione del virus. Di conseguenza, per prevenire il contagio, è molto importante immettere aria sana negli ambienti, soprattutto se chiusi e frequentati da persone diverse.

Da qui la progettazione di SyanpsEES UV-IT, soluzione certificata e controllabile da remoto che – grazie all’inserimento nei sistemi di ventilazione di particolari lampade UVC – “rompe” l’RNA del virus, inibendone la trasmissione.
La soluzione è facilmente implementabile sui sistemi di ventilazione centralizzata e sui ventilconvettori esistenti e garantisce la possibilità di sanificare da zero a 40 mila metri cubi d’aria all’ora, in continuo, ottimizzandone al tempo stesso i consumi energetici.

SynapsEES è insediata in Progetto Manifattura grazie ai contributi del “Bando PMI Covid” finanziato dalla Provincia autonoma di Trento e gestito da Trentino Sviluppo e al sostegno di Fondazione VRT.
Il prodotto è stato sviluppato grazie anche al contributo di 41.300 euro volto a sostenere il lancio sul mercato di prodotti e servizi utili a contrastare il diffondersi della pandemia.