Gli incentivi per l’efficienza energetica nel 2025

21 Gennaio 2025 Dario Ridolfi


Il 2025 segna un profondo ridimensionamento dei meccanismi di supporto agli interventi di risparmio energetico e ritorno alle rinnovabili.

Le detrazioni fiscali nel 2025

Con la Legge di Bilancio sono state riviste le detrazioni fiscali, in particolare l’ecobonus per il risparmio energetico viene rimodulato al 50%, mentre il bonus casa, per il recupero del patrimonio edilizio, è stato confermato al 50%.
Un aspetto significativo riguarda la riduzione dell’aliquota di sgravio al 36% sulle seconde case.
Viene anticipata la terminazione del Superbonus al 15 ottobre 2025, con aliquota al 65%.

Da notare che da quest’anno viene preclusa ogni forma di incentivazione per le caldaie, come previsto dalla Direttiva Case Green, questo non significa un divieto in assoluto di installazione o sostituzione, ma l’eliminazione dell’incentivo intende favore gli interventi di ricordo alle rinnovabili che ancora possono accedere a dei benefici. Sono previste delle esclusioni per casistiche che comportano situazioni virtuose, come i sistemi ibridi che abbinano alle Caldaie a Condensazione le Pompe di calore.

Un ulteriore paletto generale riguarda il nuovo tetto massimo di detrazione ridotto sopra i 75.000 euro di reddito, per cui sono previsti diversi scaglioni e soglie in funzione appunto del reddito, ma anche dei figli a carico.

Il Conto termico 3.0

Il meccanismo che incentiva interventi di risparmio energetico e ricorso alle rinnovabili termiche è in fase di revisione da diversi, si attendeva l’uscita del nuovo Decreto di riforma del meccanismo già da fine 2024, ma a livello ministeriale hanno segnalato una verosimile uscita della riforma ad inizio, da inizio gennaio 2025 è stata aggiornata la Bozza di Decreto e non dovrebbe mancare molto alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Nella bozza di Decreto sono previste numerose novità, ma gli aspetti più significativi da segnalare sono che:

  • Viene ampliata la platea dei possibili beneficiari, introducendo tra l’atro la possibilità di accesso alle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) ed altre forme di autoconsumo collettivo
  • Si prevede la revisione dei massimali di spesa e, per alcuni interventi, degli algoritmi di calcolo per la determinazione dell’incentivo, per far fronte all’evoluzione del mercato
  • Sono previsti nuovi interventi nella categoria di efficienza energetica, tra cui gli impianti fotovoltaici, le batterie di accumulo e le colonnine di ricarica.
  • Viene previsto di innalzare la soglia sotto di cui il contrito viene erogato in un’unica rata a 15.000 €

Altri meccanismi incentivanti nel 2025

Oltre alle misure più note si ricordano altri meccanismi confermati anche nel 2025, quali i Titoli di Efficienza Energetica (o Certificati Bianchi) per favorire interventi di risparmio energetico nell’industria.

Il Reddito Energetico, che prevede altri 100 milioni di euro nel 2025, per interventi finalizzati alla realizzazione di impianti fotovoltaici a uso domestico, di potenza non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW, a servizio di unità immobiliari di tipo residenziale.

Il Piano Transizione 5.0, che si inserisce nell’ambito della strategia finalizzata a sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese.

Ed anche il Fondo per il sostegno alla transizione industriale – PNRR, che fa riferimento al Decreto 23 dicembre 2024, per permettere l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

Dario Ridolfi

Dal 2013 ha avuto modo di collaborare con associazioni di categoria, enti di formazione e accentratori del settore impiantistico per gli aspetti inerenti la formazione e la consulenza specifica legata a tematiche di natura legislativa di settore, con particolare riguardo ai meccanismi incentivanti. Si occupa in prevalenza di formazione, ma anche di supporto su alcuni aspetti tecnici specifici indirizzata a installatori e impiantisti, ha scritto articoli e testi tecnici. Ha svolto in passato anche formazione accreditata con gli ordini professionali.