Edilizia smart e sostenibilità ambientale

18 Maggio 2018 Smart Building Italia


In nicchie sempre più estese il consumo energetico si conforma a parametri di sostenibilità ambientale e risparmio fino a poco tempo fa impensabili. Ne beneficia l’edilizia smart ed il mercato fotovoltaico in crescita in Italia, al punto da poter essere stimato sui 350 megawatt annui di crescita, equivalente a circa 30 kilowatt ora. È una delle tante, preziose informazioni che si evincono da una conversazione con Idilio Ciuffarella (nella foto), amministratore delegato per l’Italia di Delta Energy Systems, costola europea di Delta Electronics, multinazionale dell’energia con sede a Taiwan, presente a Smart Building Levante a Bari.

Notizia che farà certamente piacere agli installatori elettrici, dottor Ciuffarella, questa dell’emancipazione fotovoltaica italiana.
«Certo, anche perché possono misurarsi con un indotto dal profilo ormai consolidato, potenzialmente soggetto a sviluppi virtuosi».

Quali sono le caratteristiche di questo radicamento?
«La diffusione in quello che definiamo mercato residenziale, alimentato da operatori che lavorano porta a porta, installando impianti di misure medio-piccole, compresi fra i tre e i venti kilowatt ora, a misura di singoli edifici dalle più varie caratteristiche».

Come spiegarsi questa crescita?
«Al giorno d’oggi costruire ex novo implica spesso l’obbligo di alimentare almeno parte dell’immobile con energie rinnovabili. Nel nostro caso si aggiunga l’appeal esercitato dallo storage, ovvero batterie che intervengono sia quando si registrano vuoti energetici sia quando occorre mantenere la produzione al di sotto di sovraccarichi soggetti ad ammenda penale».

La chiave vincente è ormai questa dell’ottimizzazione dei consumi.
«In Delta Energy ne siamo così consapevoli che il nostro core business si configura da tempo nello sviluppo dei BEMS, acronimo inglese utilizzato per i Building Energy Management System, ovvero i sistemi di gestione energetica di edifici che nel nostro caso sono i grandi complessi abitativi, e direzionali».

Su quali parametri si misura l’intelligenza dei vostri sistemi?
«Su quelli di un’empatia costante e minuziosa con l’ambiente a cui sono applicati. Ad esempio, considerando l’aspetto termico, è sempre decisiva la relazione con l’esterno, per cui la differenza non sarà mai brutale, ma tarata invece sul benessere delle persone, che non hanno bisogno di passare dal solleone africano a una ghiacciaia trenta gradi più fredda, con relativi sprechi energetici e disagi fisici».

Operate così anche con l’illuminazione?
«Secondo quella che io amo definire antropologia della luce, ovvero il contrario di quanto ci frastorna e ci assorda dentro certe catene di abbigliamento dove sembra di avere dei riflettori sparati in faccia, e dove bisogna parlarsi urlando per superare il volume della musica. I nostri led, invece, diffondono sempre la luce che serve, la cui quantità dipende in modo decisivo anche dal libero arbitrio di chi la usa».

Dialogo fra sistema e individuo, quindi.
«È l’edilizia smart, che significa intelligente. Soluzione resa ancora più obbligata dai mutamenti climatici in atto. Per il bene dell’umanità bisogna realizzare sistemi e procedure che limitano al masso l’emissione di CO2».

Par di capire che per Delta Energy si può costruire ancora, ma solo a certe condizioni.
«Infatti, ci mettiamo in gioco in prima persona con i nostri Delta Building, attualmente venticinque, sparsi su tutto il pianeta».

Di cosa si tratta?
«Di grandi complessi direzionali dove tutto è realizzato secondo i principi della nostra filosofia e dell’edilizia smart, espressa dall’acronimo NZEB, che sta per edifici prossimi all’emissione zero. Sono tutti gestiti da sistemi così avanzati, da essere conglobati in una piattaforma operativa battezzata Life».

Life come vita?
«Sì perché nulla è perfetto come la natura, che l’uomo deve solo imitare per tutelare il proprio benessere, fisico e spirituale. Di conseguenza l’intelligenza di questi sistemi è molto elevata, così da consentire continue misure di adattamento, gestite da Delta Energy in remoto».

Soddisfatti dei risultati finora ottenuti, dottor Ciuffarella?
«Ad Amsterdam si trova The Edge, alimentato da energia geotermica e definito dagli addetti ai lavori come il complesso più sostenibile al mondo. Per Delta Energy è oggi il miglior punto di partenza per crescere ancora».