Efficientamento energetico edifici pubblici: soggetti e progetti che rientrano nel Fondo Kyoto

15 Giugno 2021 Ilaria Rebecchi


Migliorare l’efficientamento energetico degli edifici pubblici è la missione del finanziamento a tasso agevolato aperto dal MITE: i dettagli

Il Ministero della Transizione Ecologica ha recentemente pubblicato sul portale istituzionale l’atteso avviso inerente l’apertura dello sportello per la presentazione delle domande di concessione di finanziamenti a tasso agevolato per l’efficientamento energetico su edifici pubblici – Fondo Kyoto, le cui domande potranno essere presentate fino al 180° giorno successivo alla pubblicazione.

Le domande per la concessione dei finanziamenti a tasso agevolato esclusivamente nell’ottica dell’efficientamento energetico degli edifici pubblici – DM 11 febbraio 2021 n. 65 – prevendono una procedura di ammissione alle agevolazioni “a sportello” e per la definizione dell’ordine cronologico di ricezione delle domande a fare fede saranno data e orario impressi sulla ricevuta di accettazione del provider di posta elettronica certificata (PEC) del MITE.

Le modalità di presentazione delle domande e la relativa documentazione da allegare sono disciplinate dall’articolo 9 del decreto interministeriale 11 febbraio 2021, n. 65 e dovranno essere compilate, a pena di irricevibilità, attraverso l’apposito applicativo reso disponibile sul sito internet della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., firmate digitalmente e, corredate della relativa documentazione, trasmesse con unica PEC via posta elettronica certificata (fondokyoto@pec.minambiente.it oppure cdpspa@pec.cdp.it)

Chi può essere ammesso?

Ad essere ammessi alla presentazione delle domande potranno essere, ad esempio, soggetti pubblici proprietari di strutture quali edifici destinati all’istruzione scolastica, ivi inclusi gli asili nido, all’istruzione universitaria, all’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM); impianti sportivi, non compresi nel “Piano per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane” di cui al comma 3 dell’articolo 15 del decreto-legge 25 novembre 2015, n. 185; o, infine, edifici adibiti a ospedali, policlinici e a servizi socio-sanitari.
E ancora, ammessi al bando anche soggetti pubblici che a titolo oneroso o gratuito hanno in uso le strutture pubbliche di cui sopra e fondi di investimento immobiliare costituiti ai sensi al decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, per i soli edifici di cui al punto 1, lettera a).
Per tutte queste finalità sono state destinate risorse per  200.000.000,00 di euro disponibili a valere sul Fondo rotativo istituito – articolo 1, comma 1110, della legge 296/2006 (Fondo Kyoto).

Quali interventi?

Tra i progetti finanziabili rientrano le opere di riqualificazione energetica, a condizione di assicurare un miglioramento in efficienza energetica dell’edificio di almeno due classi in al massimo tre anni dalla data di inizio dei lavori di riqualificazione energetica. Sono ammessi anche interventi di efficientamento e risparmio idrico e quelli strutturali per la prevenzione sismica degli edifici e interventi per la bonifica o per la messa in sicurezza delle parti di immobile contaminate da amianto. Tutte opere che dovranno essere  connesse con il progetto di efficientamento energetico e  finanziate nel limite massimo del 50% del finanziamento richiesto.

 

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.