Respirare aria pulita negli ambienti chiusi? Un diritto

7 Febbraio 2022 Smart Building Italia


La messa in sicurezza dell’aria, per rafforzare a monte la protezione contro i contagi, diventa un dovere del datore di lavoro. La proposta di Greenova Italia

La situazione pandemica richiede ancora la massima attenzione. Gli ambienti chiusi, in particolare, rimangono sotto i riflettori: qui, respirare aria pulita, Covid free tested, è la condizione necessaria per qualsiasi attività, imprescindibile per la salvaguardia della salute di tutti. Per questo motivo è divenuto legge il riconoscimento dell’infortunio INAIL in caso di contagio sul posto di lavoro.

È qui che Greenova Italia entra in campo con AIRFORTE AERO Covid free, una gamma di sistemi per la sanificazione e purificazione continua e permanente dell’aria che permette di condividere con altre persone la permanenza in ambienti chiusi garantendo la totale sicurezza e osservanza delle regole.  L’alto grado di efficacia ed efficienza di questi prodotti è garantito da un fattore distintivol’impiego contemporaneo e brevettato di ben 5 tecnologie certificate; ionizzazione bipolare, lampade UVC, filtro rivestito di biossido di titanio, fotocatalisi e filtro a carboni attivi.

Oggi diventa prioritario investire nella ventilazione degli spazi chiusi e abbiamo le competenze necessarie per riuscire a mettere in sicurezza l’aria come già è stato fatto in passato con l’acqua. Ogni individuo ha il diritto non solo ad avere acqua pulita, ma anche aria esente da inquinanti e agenti patogeni. L’azienda così è in grado di rispondere all’esigenza di una nuova normalità, e lo fa garantendo soluzioni concrete e di livello elevato in termini di efficacia, di sicurezza e allo stesso tempo di alto valore ambientale, selezionando prodotti e tecnologie d’avanguardia per l’efficientamento energetico.

Greenova Italia ha fornito questi macchinari, tra gli altri, all’Hotel Savoia di Cortina d’Ampezzo per garantire agli ospiti di festeggiare in totale sicurezza la serata di Capodanno 2022, all’azienda Generale Conserve, presente sul cercato col marchio As do Mar, nella sede di Genova e nei siti produttivi di Olbia e di Vila do Conde in Portogallo, e ad enti pubblici come il Comune di Fontanelle (TV) per tutelare la sicurezza di dipendenti e cittadini.

Proprio gli ambienti chiusi infatti, sono i luoghi dove il rischio di contagio è più alto, se consideriamo che avviene per trasmissione aerea. Il virus infatti galleggia nell’aria sottoforma di goccioline molto piccole quindi leggere (aerosol), capaci di resistere tra gli 8 e i 14 minuti prima di depositarsi a terra. Proprio questo aerosol, come confermano numerosi studi scientifici e come ammette l’Organizzazione Mondiale della Sanità é quello dominante in fatto di pericolosità, sono infatti molto alte le probabilità di inalarlo ed infettarsi nei minuti in cui resiste nell’aria, diversamente invece dai droplets emessi con uno starnuto o un colpo di tosse che, essendo più voluminosi, per gravità cadono più velocemente a terra. Per capire meglio questa differenza basta immaginare l’analogia tra una persona infetta ed un fumatore: l’aerosol avrà un comportamento simile al fumo di sigaretta in un ambiente chiuso.

Tra le tecnologie di cui sono dotati i sistemi AIRFORTE c’è la fotocatalisi, processo che in natura si sviluppa normalmente grazie all’azione combinata dei raggi solari UV-C con alcuni metalli nobili in rapporto all’umidità dell’aria. La fotocatalisi è una delle tecnologie più promettenti, efficaci ed ecologiche tra quelle esistenti per la sanificazione indoor, con molti benefici aggiuntivi. Il più importante è il trattamento simultaneo di più agenti inquinanti in uno spazio, senza controindicazioni sulla salute di uomini e animali.  Riesce a distruggere sostanze inquinanti quali virusbatteri, muffe, spore ed acari, odori incluso il fumo, polveri sottili, pollini, microparticelle, formaldeide, legionella, basso consumo energetico e bassi costi di manutenzione.