Globotel, la videosorveglianza per la stazione di Roma

4 Dicembre 2018 Smart Building Italia


Otto anni di progettazione per un tempo di installazione di una settimana. Nasce anche da questo contrasto il successo di WSX, la stazione multimediale di sicurezza e videosorveglianza i cui rossi “dischi volanti” campeggiano in tutta la stazione Termini di Roma, ad un’altezza di quattro metri e mezzo dal suolo. “Occhi” potenti che assicurano una capacità di controllo visivo ininterrotto, a 360 gradi, senza nessuna di quelle pause tecniche a volte fatali nei sistemi di sorveglianza. Con una durata garantita anche dai metalli non ossidanti, l’acciaio dei 147 bulloni e l’alluminio della calotta, utilizzati per realizzarli, con le telecamere di ultima generazione ad alta risoluzione, equipaggiate con ottiche motorizzate e software integrato di video analisi intelligente. Un prodotto coperto da brevetto internazionale.

«Per capire come è andata a Roma, occorre partire dal periodo storico, che è quello dell’escalation degli attentati dell’Isis, circa cinque anni fa», ricostruisce l’ingegner Giuseppe Viceconte, CEO e progettista della romana Globotel, produttrice di sistemi di videosorveglianza, fra i quali il WSX che possiede caratteristiche d’eccellenza tali da spiegare la segnalazione pervenuta nell’ambito del Premio Smart Building, consegnato in occasione di Smart Building Levante (nella foto Viceconte, a sinistra, è premiato dall’ingegner Pasquale Capezzuto).

Tornando alla stazione Termini, Viceconte così continua: «Il tempo impiegato a progettarlo servì a rendere il nostro prodotto competitivo da ogni punto di vista. Compreso il fatto che eravamo pronti a installarlo sul momento. Infatti, quando fummo convocati per la gara di assegnazione del servizio alla Termini, non ci fu partita. Di fronte alle minacce di attentato puntate proprio sulla stazione di Roma, le Ferrovie avevano fretta di concludere, e i nostri competitor, comprese le grandi compagnie multinazionali, chiedevano tempi di installazione non inferiori ai cinque mesi, contro la settimana messa in campo da Globotel per un sistema altrettanto sicuro. La nostra vittoria fu quanto meno ovvia».

«A dire la verità – continua Viceconte, incrociato nello stand Globotel di Smart Building Levante – per la semplice collocazione delle quaranta stazioni impiegammo una sola notte, dedicandoci poi per sei giorni ai collaudi. Ricordo la telefonata di un installatore che da una mattina all’altra notò il cambiamento, dato che il suo occhio allenato riconobbe la presenza di una WSX nel riflesso della porta a vetri di un bar. Riconobbe il modello e ci chiamò subito per farci i complimenti».

Ma Roma è solo una tappa, peraltro importante, di una escalation poi approdata ad altre prestigiose commesse, riguardanti la videosorveglianza del tratto ferroviario Bologna-Firenze e dell’oleodotto dell’Eni. Senza per questo trascurare il mercato privato, abitazioni e negozi a cui Globotel offre una versione particolare della stazione WSX, in vendita a 2.700 euro.

Dischi volanti intelligenti. Chissà se gli Ufo lì hanno già notati.