Focus sulle Adaptive Cities

22 Giugno 2021 Ilaria Rebecchi


Ecco come i territori potranno adattarsi e crescere tra sicurezza e resilienza, da Milano a Digione alla provincia di Brescia

Il futuro è costituito da modelli informatizzati, con la valutazione di ciascuna azione antropica nel settore delle costruzioni”: così ha delineato Pietro Baratono, Direttore Generale del Ministero infrastrutture e mobilità sostenibile, che ha aperto i lavori di uno degli appuntamenti salienti della due giorni Smart City Now, focalizzata sui temi dell’innovazione urbana e sulle papabili soluzioni con maggior efficacia nel settore delle Smart Cities and Communities.

Le nostre imprese e società di progettazione ormai operano unicamente sul piano digitale, in particolare riferimento a quelle che lavorano oltre confine. Capisco le difficoltà dei piccoli comuni, spesso con strutture tecniche limitate, ma ci sono novità che bollono in pentola, soprattutto in ottica BIM. E domani si lavorerà unicamente così, anche nei territori.

Il webinar, intitolato “Verso le Adaptive Cities, sicurezza del cittadino e resilienza delle comunità”, ha avuto come focus proprio il tema dell’adattamento dei territori, ad oggi fattore di crescente interesse da parte degli organi internazionali e nazionali.
Su questo fronte particolarmente interessante lo speech di Alberto Carone, Responsabile Proposal Engineering di Citelum Italia, focalizzato sul lavoro svolto dall’azienda nelle città della Valle Sabbia e nel Bresciano:

Si tratta di un investimento delle municipalità da 56 milioni per 30 mila punti luce intelligenti che porteranno a un sensibile taglio dei consumi energetici. Citelum contribuisce con l’impiego delle più sofisticate tecnologie made in Italy per portare una nuova luce ed una nuova energia a comunità ricche di storia e di tradizioni rendendole protagoniste del loro futuro.

Focus sul mondo del greening, invece, per il capoluogo lombardo, come delineato nella presentazione del Progetto “Città Resilienti” del Comune di Milano nell’ambito della presentazione del Piano Aria e Clima: una vision per Milano al 2050 che unisce 3 grandi componenti tra mitigazione, adattamento e qualità dell’aria, puntando al processo di transizione ambientale, coniugando sostenibilità ed equità.
49 azioni di questo piano perseguono agli obiettivi da raggiungere entro l’ormai vicino 2030: e così Milano dovrà essere connessa e accessibile, facile per gli spostamenti e attiva, con il minor numero di problemi possibili, efficiente nei consumi ed efficace nell’utilizzo di energia e materie prime. Più fresca e capace di gestire al meglio il deflusso delle acque per scongiurare esondazioni e blackout. Ma il primo step è proprio la consapevolezza dei cittadini: in questo senso il Covid si è aggiunto al monte di problematiche contro le quali essere resilienti, ma insegnandoci ad essere più efficiente in termini di capacità di lettura dei cambiamenti nella vita dei cittadini e nelle loro esigenze.

Ma come può un territorio essere moderno e connesso?
Necessario, prima di tutto, progettare un posto di controllo centralizzato, collegare, supervisionare e gestire apparecchiature da un supervisore e ristrutturare e mantenere tutte le infrastrutture urbane presenti. L’obiettivo del “previsore” deve essere quello di essere utile parallelamente all’economia, all’operatività e nei servizi, ovviamente innovativi”. Così ha sottolineato Massimo Merolle, Presidente, Bouygues E&S Italia sul tema della Smart city di domani attraverso il racconto del case study sul progetto realizzato dall’azienda a Digione:

Circa 100 milioni di valore complessivo, 50 dei quali strettamente di investimento, per la ricostruzione di 34mila punti luce e 140 Km di fibra ottica in particolare tra edifici pubblici. Il tutto per un contratto di 12 anni e un progetto volto a dimezzare i costi di manutenzione generali.

Importante, quindi, è ridefinire il concetto di sicurezza per il cittadino e le capacità che le comunità devono avere per aumentare la propria resilienza, anche sul piano infrastrutturale, ad eventi incerti e di rischio connessi ai cambiamenti climatici avversi e agli eventi sismici.

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.