5G e viabilità: più connessione e meno traffico

21 Novembre 2021 Ilaria Rebecchi


Si potrà stare meno tempo ai semafori e avere parcheggi veramente intelligenti: ecco cosa cambierebbe con un 5G efficiente

Se le reti mobili 5G sono destinate a coprire l’intero territorio italiano entro il 2025 – stando alle premesse della rete di quinta generazione – entro la fine del prossimo anno i telefoni compatibili domineranno il venduto.
Una tecnologia, come si annuncia da tempo, in grado di cambiare il nostro modo di vivere. E di guidare.
Soprattutto perché si parla di guida assistita e autonoma, ma anche di traffico.

Secondo un rapporto del Centro Studi Tim intitolato «Smart Italy 5G» e curato da Michele Palermo e Guido Ponte, i benefici delle nuove reti per l’economia italiana, da oggi fino al 2040 vengono considerati guardando anche alla maggior efficienza nei processi produttivi. In tal senso il 5G sarà un tassello fondamentale in termini di sicurezza, stress, inquinamento e risparmio di tempo.

Come affermato da Giovanni Miragliotta, responsabile scientifico dell’Osservatorio 5G & Beyond del Politecnico di Milano in una recente intervista:

Il 5G è una generazione di tecnologie in evoluzione e ogni anno vengono rilasciate nuove specifiche che coprono diverse possibilità funzionali. La banda larga mobile è attiva ma è meno utile per l’auto. La bassa latenza sta arrivando ed è la parte più interessante per i veicoli.

Lato viabilità, quindi, le società che gestiscono autostrade e superstrade potranno stringere alleanze con i produttori per servizi di informazione su traffico e pericoli sulla carreggiata super-dettagliati. Così si potrà sapere sia l’inizio esatto di una curva, sia se vi è presente un’insidia di vario genere, come una lastra di ghiaccio.
Di recente è stato inoltre completato il Progetto C-Roads di Tim, con diversi partner italiani, testando comunicazioni tra infrastrutture, automobili e mezzi pesanti, sull’Autostrada del Brennero». In questo progetto, ad esempio, Iveco ha testato il Truck Platooning, convoglio di tir in cui è il primo mezzo che guida gli altri come fosse la motrice di un treno, con i camion della fila che frenano e accelerano in maniera autonoma. E Centro ricerche Fiat ha testato l’Highway Chauffeur, funzionalità di automazione dei veicoli che permette di regolare la velocità, mantenere la traiettoria ed effettuare il cambio corsia in modo automatico.

 

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.