Dl Rilancio: quali aiuti per le startup innovative

29 Maggio 2020 Ilaria Rebecchi


Da un’analisi del Decreto Rilancio anche le startup potranno beneficiare di strumenti e incentivi per ripartire

Sono diversi gli incentivi e gli strumenti che verranno messi a disposizione delle startup innovative per il futuro. Definite dal Premier Conte come “la punta di diamante dell’innovazione italiana, che rischia di soccombere per carenza di liquidità“, le startup innovative, infatti, danno vita ad un ammodernamento tecnologico, strutturale e delle nostre abitudini con le loto innovazioni, e sono protagoniste anche in ambiti molto sofisticati e particolarmente importanti oggi, come la Sanità.

Nel Dl Rilancio, si legge che saranno sostenuti “investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, nonché mediante l’erogazione di finanziamenti agevolati, la sottoscrizione di obbligazioni convertibili, o altri strumenti finanziari di debito che prevedano la possibilità del rimborso dell’apporto effettuato”.Si parla di aumenti del capitale sociale, mentre più fruibili stanziamenti a fondo perduto, anche se di entità ridotta, sono prettamente riservati ad aziende e professionisti (QUI) con comprovata perdita di fatturato: tutte condizioni che appunto escludono le startup.

Su 266 articoli del Decreto Rilancio in circa una decina si fa riferimento al mondo del digitale attraverso misure dedicate ad esempio alla creazione di database e piattaforme informatiche come nel caso del Fascicolo sanitario elettronico e delle Misure per l’Innovazione Tecnologica” che prevedono la costituzione del Fondo per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione con una dotazione di 50 milioni e per il Fondo per il Trasferimento tecnologico dotazione di 500 milioni per il 2020. Questo he servirà per spese collegate alla diffusione dell’identità digitale, del domicilio digitale e delle firme elettroniche, della realizzazione e dell’erogazione di servizi in rete, dell’accesso agli stessi servizi in rete tramite le piattaforme abilitanti.

Protagoniste anche le start-up innovative con l’articolo 38 che opera nell’ambito della misura Smart&Start Italia attraverso l’incremento della dotazione finanziaria e l’altro sull’ampliamento della capacità di azione. Necessità di sostegno pubblico alle startup innovative con uno strumento che le aiuti nella conversione del prestito con l’ingresso di un investitore nel capitale sociale a aumento di capitale. Aumentata anche la dotazione al Fondo di sostegno al venture capital con risorse aggiuntive per 200 milioni per l’anno in corso. Ulteriori 200 milioni aggiuntivi al Fondo di garanzia Pmi per le startup innovative e detrazione d’imposta del 50% per chi investe in in una di esse.
Con l’articolo 190 del Decreto si riconosce un credito di imposta alle imprese editrici pari al 30% delle spese sostenute nel 2019 per i servizi di server, hosting, e banda larga nel limite di 8 milioni per l’anno 2020. Inoltre, larticolo 90 riconosce il diritto a svolgere le attività in modalità di lavoro agile anche in mancanza di accordi individuali per i genitori di figli di età minore ai 14 anni. Focus anche sulle attività di formazione a distanza e l’articolo 263 è dedicato allo smart working nella PA, con possibilità per le amministrazioni di rivedere organizzazione e orari di lavoro.

Sempre parlando di startup innovative, il Dl Rilancio non lascia per strada nemmeno il mondo del videoludico, con il Ministero dello sviluppo economico che ha creato il First Playable Fund: dotazione di 4 milioni di euro per l’anno in corso, e fondi che verranno trasferiti in veste di finanziamenti a fondo perduto con importi compresi tra 10.000 e 200.000 euro.
Sul Dl si legge che si intende “sostenere le fasi di concezione e pre-produzione dei videogames, necessarie alla realizzazione di prototipi, tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, riconosciuti nella misura del 50 per cento delle spese ammissibili, e per un importo compreso da 10.000 euro a 200.000 euro per singolo prototipo

 

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.