Quando il 5G porta al successo agricolo

23 Ottobre 2020 Ilaria Rebecchi


A Quingyuan la popolazione è passata dallo stato di povertà a quello di prosperità grazie alla crescita di un importante centro produzione. Meriti al 5G.

Se tanto si dibatte da mesi sul ruolo e sui possibili rischi del 5G, va detto che questa tecnologia sta di fatto modificando il mondo attorno a noi, con conseguenze anche non poco importanti su alcune aree e società.
Questa tecnologia, ad esempio, ha permesso ai coltivatori del villaggio di Lianzhang, nella città di Qingyuan in Cina, di trasformare il proprio business agricolo in un vero e proprio centro produttivo con vendita globale.

Ecco perché il 5G, secondo gli esperti, sta portando innovazione e buone aperture persino nel mercato dell’agricoltura locale delle zone meno floride del mondo, sviluppando una nuova modalità di lavoro, smart, sostenibile ed efficiente.
Questo villaggio è diventato infatti il primo del paese coperto dal 5G, grazie all’attivazione di due stazioni un anno fa: il successo è da attribuire soprattutto al lato tecnologico perché, con il 5G, i coltivatori oggi sono in grado di monitorare con costanza ed efficientemente le piantagioni, accedendo ai dati meteo previsionali per poter prendere in tempo le necessarie precauzioni e decidere il meglio a salvaguardia del proprio raccolto.

Altro lato davvero importante è il fatto che il network di nuova generazione ha permesso di mettere in sesto un e-commerce allargato, dove gli agricoltori sono attivi e capaci di presentare con dirette video la loro merce a disposizione, tra frutta e verdura. Questa, grazie ad un’organizzazione logistica stratificata e precisa, viene poi spedita ai compratori sul territorio azionale e oltre: così facendo una zona massicciamente colpita dalla pandemia si è ripresa in fretta, ad esempio grazie alla vendita dell’intero raccolto di angurie a maggio 2020, senza scarti che andassero a riempire il magazzino poi diretti al macero come negli scorsi anni.

Picco del successo con un webcast che ha catturato l’attenzione di ben 400mila spettatori, consentendo al fortunato e bravo venditore di patate dolci di vendere oltre 7 quintali di merce.
Così è stata creata la prima comunità agricola smart del mondo, non dipendente dalle multinazionali o dalle filiere organizzate, ma capace di ottimizzare le metodologie di lavoro riducendo consumi e scarti, e quindi il livello di povertà.

Questo esempio è stato guidato dallo Guangzhou Automobile Group Co., che ha già realizzato dieci aree di piantagione nella base, su un’area di oltre 64 mila metri quadri. E il 5G è proprio la chiave di questo successo, nonché mezzo principale con cui le piantagioni sono curate, analizzate e adeguate sulla base dei cambiamenti climatici, tra tubi di irrigazione e stazione meteorologica per il monitoraggio ambientale del terreno.

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.