Contenuti e messaggi dello Smart Building Roadshow

2 Maggio 2018 Smart Building Italia


Contenuti e messaggi dello Smart Building Roadshow

Dopo l’esordio a Vicenza tre settimane fa, a Catania venerdì prossimo, 4 maggio, è in programma nella sede di Confindustria la seconda tappa dello Smart Building Roadshow 2018. Gli argomenti principali di questo nuovo round di incontri sul territorio sono l’impianto multiservizio e le opportunità offerte dall’infrastrutturazione in fibra ottica per connettere gli edifici alla rete internet e dare ai residenti la possibilità di usufruire dei servizi digitali a vantaggio del comfort, dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale.

Ascoltiamo allora quali sono i motivi principali del Roadshow dalla voce di alcuni dei relatori che illustrano in ampiezza l’orizzonte e le opportunità offerte dall’edificio connesso alla rete. Lo Smart Building Roadshow insiste, perlopiù, sul dettato di legge (articolo 135 bis del TU dell’edilizia) e sull’obbligatorietà dell’infrastrutturazione, rinforzando la comunicazione per colmare il gap di informazione e di sensibilità che persiste nei confronti di questo tema e della legge che lo governa, come ricorda Luca Baldin, project manager di Smart Building Italia.

L’interesse verso l’impianto multiservizio sta crescendo. Lo testimonia la presenza di Marco Orioni, manager di Linkem, operatore tlc, partner del Roadshow, che ha avviato un suo progetto relativo all’impianto multiservizio per offrire un servizio realmente FTTH (fibra dentro la casa) portando la connessione internet via onde radio ad una velocità di 30 mega. Del resto, ce n’è bisogno: secondo l’AGCOM, attualmente la copertura FTTH nel nostro Paese, raggiunge solo 7 milioni di case e le attivazioni di servizi di banda ultra larga sono inferiori al 3% delle unità abitative.

Altro partner del Roadshow è la società Fibernet che si occupa appunto di connettività in fibra ottica. Giancarlo Trinei dice che la fibra ottica è il “vettore” oggi più performante per fornire i servizi digitali all’interno delle case e degli uffici, connettendo ogni singolo appartamento e addirittura ogni singola stanza di un’abitazione a costi davvero minimi.

Spiega l’ingegner Mauro Valfredi che uno degli ambiti più interessanti riguarda la cosiddetta gestione del costruito, ovvero quell’insieme di attività volte a garantire il mantenimento e l’adeguamento nel tempo delle prestazioni di un immobile e a massimizzarne la redditività e/o il valore di mercato. Il problema nel nostro Paese è che la maggior parte del patrimonio immobiliare è stato costruito nel dopoguerra e più della metà dei condomini presenta seri problemi di manutenzione e di aggiornamento impiantistico. L’edificio, infatti, non è solo struttura, è anche infrastruttura. I vantaggi della ristrutturazione sono dunque il restyling estetico, la messa in sicurezza, la riqualificazione impiantistica ed energetica con risparmi in bolletta, incremento del valore al mq e, non ultimo, la possibilità di detrarre fiscalmente l’investimento.

La banda larga (e la fibra ottica) dentro le case (cioè in modalità FTTH) è anche una importante risorsa per il rilancio dell’industria delle costruzioni che dà modo di offrire agli acquirenti abitazioni in grado di garantire servizi di livello superiore come quelli sull’efficientamento ed il risparmio energetico. Lo ricorda Antonio Vescovi, presidente della sezione edili di Confindustria Vicenza.

Doveroso in questo contesto (cioè nel contesto del Roadshow) il coinvolgimento della Pubblica Amministrazione. Gli amministratori sono, infatti, deputati al rispetto della normativa, ma le conoscenze in materia (specie dell’articolo 135 bis del TU dell’edilizia) del personale e gli strumenti limitati a disposizione nei confronti dell’innovazione digitale rappresentano ancora degli ostacoli che possono essere superati, come suggerisce nell’intervista Filippo Zanetti, assessore alla semplificazione e innovazione del Comune di Vicenza, che propone due veloci e semplici soluzioni.