Smart Living, la Lombardia finanzia 15 milioni per l’abitare intelligente

23 Novembre 2016 Smart Building Italia


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«Smart Living è un intervento senza precedenti che nasce dalla convinzione che il settore dell’edilizia, tra i più colpiti dalla crisi, può tornare a essere uno dei protagonisti della ripresa, ma a condizione che le imprese si mettano assieme, ampliando i confini della filiera, e che, inoltre, questo processo passi attraverso l’innovazione, il digitale e l’applicazione di nuove tecniche costruttive». È quanto disse l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia, Mauro Parolini, nell’agosto scorso, quando la giunta deliberò il provvedimento in attuazione della legge regionale 26/2015 “Manifattura diffusa, creativa e tecnologica”.

Smart Living (“Abitare Intelligente”) si sostanzia in un bando che è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione venerdì 18 novembre (per scaricare il documento, clicca qui). Con una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro da erogare a fondo perduto (per un massimo di 800.000 euro per ciascun progetto «che saprà coniugare il tradizionale know-how produttivo con le più avanzate tecnologie abitative», come ha detto Parolini), la Regione compie un’operazione “di sistema” ponendo come requisito fondamentale l’aggregazione «nell’ottica di “filiera allargata” per favorire il dialogo del sistema imprenditoriale con quello dell’offerta di servizi qualificati e innovativi», come si legge infatti nel documento.

«Abbiamo impresso una forte spinta alla nostre politiche per favorire e promuovere l’aggregazione, la contaminazione tra settori differenti e la valorizzazione delle filiere di eccellenza quali driver di sviluppo», ha spiegato ancora l’assessore Parolini. La Regione Lombardia si muove perciò lungo gli stessi binari percorsi dalla Confindustria di Vicenza con la creazione di una nuova sezione che riunisce costruttori edili e aziende di impianti tech e da Assimpredil Ance, associazione delle imprese edili delle province di Milano, Lodi e Monza e Brianza, insieme a Confindustria Digitale con l’accordo che mira a creare un percorso che consenta alle imprese della filiera di recuperare produttività ed efficienza attraverso processi di trasformazione digitale.

Insomma, il mercato dello smart building si sta formando secondo i presupposti dell’unione (principalmente di interessi) e della partnership in aperta discontinuità con l’individualismo che ancora caratterizza la grande parte dell’imprenditoria nazionale; presupposti coincidenti con il messaggio e l’obiettivo strategico di All Digital – Smart Building: l’aggiornamento tecnologico del patrimonio edilizio nazionale attraverso l’integrazione tra mondo delle costruzioni e mondo delle telecomunicazioni.

Nello specifico, in ambito smart building, il bando della Regione Lombardia ritiene ammissibili i progetti relativi alla «domotica, anche finalizzata a favorire l’autonomia e l’accessibilità a supporto dei servizi della persona, il wi-fi e la sensoristica avanzata (IoT)» e ai «sistemi intelligenti per la gestione, la manutenzione l’intrattenimento, il monitoraggio e la sicurezza degli impianti ad uso domestico, con particolare riferimento agli apparecchi elettrodomestici bianchi/bruni».

Per essere ammessi al bando Smart Living, rispettando il principio di partenariato, i progetti devono essere composti da un minimo di tre soggetti, di cui almeno due PMI ed un soggetto a scelta tra Università e grandi imprese. I progetti devono essere realizzati nel termine massimo di 18 mesi dalla data del decreto di concessione dell’agevolazione. La domanda di partecipazione  deve essere presentata esclusivamente per mezzo del Sistema informativo SiAge raggiungibile all’indirizzo www.siage.regione.lombardia.it a partire dalle ore 12 del giorno 1 febbraio 2017.

Per informazioni e contatti smartliving@regione.lombardia.it