Come fruire del superbonus in 10 anni

22 Maggio 2023 Dario Ridolfi


Il 2 maggio è stata implementata la possibilità di estendere la fruizione dei crediti derivanti dal Superbonus in 10 quote, anziché 4/5 rate

E così, di conseguenza, è stata aggiornata la guida della piattaforma per la cessione dei crediti con la nuova funzionalità “ulteriore rateazione” che permette di dilazionare il tempo di utilizzo dei crediti.
L’intento della ripartizione dei crediti su tempi più lunghi è di consentire una piena, o quantomeno una maggiore, fruizione diretta nel caso in cui si sia superata la capienza fiscale, soprattutto per i crediti rimasti incagliati nelle istruttorie di cessione del credito con banche e istituti di finanziari.

A parità di importo, una fruizione in più anni permette di alleggerire l’aliquota della singola rata, se si prende in considerazione che l’intervento medio del superbonus per le singole unità si aggira intorno a 100.000 (con valori medi in crescita mese per mese) in di fruizione in 4 rata si parla di 25.000 €/anno, per 5 rate 20.000 €/anno e in 10 rate 10.000 €/anno.

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In concreto, con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate Prot. n. 2023/132123 del 18 aprile 2023 sono stati disciplinate nel dettaglio le:

Modalità di attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 9, comma 4, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176 – fruizione in dieci rate annuali dei crediti residui derivanti dalla cessione o dallo sconto in fattura relativi alle detrazioni spettanti per taluni interventi edilizi

Questa possibilità non si applica solo al Superbonus ma anche ai bonus legati:

  • Ad interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche
  • Al Sismabonus

Tale scelta, che è irrevocabile, può essere effettuata per la quota residua delle rate dei crediti riferite:

  1. agli anni 2022 e seguenti, per i crediti derivanti dalle comunicazioni delle opzioni per la prima cessione o lo sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate fino al 31 ottobre 2022,
  2. agli anni 2023 e seguenti, per i crediti derivanti dalle comunicazioni inviate all’Agenzia delle entrate dal 1° novembre 2022 al 31 marzo 2023, relative agli interventi di superbonus e fino al 31 marzo 2023per gli interventi di sismabonus e superamento delle barriere archietettoniche

Il fornitore o il cessionario titolare dei crediti comunica all’Agenzia delle entrate la tipologia di credito, la rata annuale da ripartire nei successivi dieci anni e il relativo importo. La comunicazione può riferirsi anche solo a una parte della rata del credito al momento disponibile e con successive comunicazioni potranno essere rateizzati, anche in più soluzioni, la restante parte della rata e gli eventuali altri crediti nel frattempo acquisiti.

Le nuove rate dei crediti d’imposta risultanti dalla ripartizione in 10 anni non possono essere cedute ad altri soggetti, oppure ulteriormente ripartite

Il tutto dovrà essere formalizzato tramite la “Piattaforma cessione crediti” nell’apposita ara del sito dell’Agenzia delle Entrate, direttamente da parte del fornitore o del cessionario titolare dei crediti, a decorrere dal 2 maggio 2023.
Mentre dal 3 luglio 2023 sarà anche possibile avvalersi di un intermediario con delega alla consultazione del Cassetto fiscale del titolare dei crediti.

 

Dario Ridolfi

Dal 2013 ha avuto modo di collaborare con associazioni di categoria, enti di formazione e accentratori del settore impiantistico per gli aspetti inerenti la formazione e la consulenza specifica legata a tematiche di natura legislativa di settore, con particolare riguardo ai meccanismi incentivanti. Si occupa in prevalenza di formazione, ma anche di supporto su alcuni aspetti tecnici specifici indirizzata a installatori e impiantisti, ha scritto articoli e testi tecnici. Ha svolto in passato anche formazione accreditata con gli ordini professionali.