Osservatorio Smart Home del Politecnico di Milano: un 2023 tra luci ed ombre

19 Febbraio 2024 Luca Baldin


Il consueto appuntamento a Milano con i dati sull’andamento del mercato della Smart Home in Italia ha lasciato la platea con un sapore in bocca tra il dolce e l’amaro. Tra i dati indubbiamente positivi rilevati dal prestigioso Ateneo milanese c’è il perdurare di una crescita che ormai, con la sola eccezione del 2020 (anno del Covid), perdura costantemente da un decennio e che ha raggiunto un valore complessivo di 810 milioni di Euro, escludendo però i sistemi cablati di domotica e le smart TV stand alone (cosa comprensibile nel secondo caso, molto meno nel primo, quasi si desse per assodato che una soluzione smart debba essere per forza wireless).

La crescita registrata segna, tuttavia, un significativo rallentamento, attestandosi ad un +5% rispetto al 2022, con un dato che, comunque, si pone al di sopra della media europea. Dopo due anni di crescita sostenuta, quindi, il mercato sembra frenare e la causa principale identificata dal Polimi è la riduzione degli incentivi che ha ingessato soprattutto le vendite di dispositivi legati all’efficientamento energetico delle abitazioni (notizia pessima in chiave 2030).

Un primo commento che viene spontaneo è che un mercato che vive di incentivi è un mercato altamente immaturo e che quindi, ciò a cui si dovrebbe tendere è primariamente la creazione di una domanda “sana”, dettata da reali esigenze (e l’efficientamento energetico lo è senz’altro) piuttosto che attendere la prossima ondata di benefit fiscali, e che se di incentivi si dovesse (e si dovrà) inevitabilmente parlare, sarebbe bene che fossero costruiti sula base di una loro sostenibilità economica sul medio lungo periodo, piuttosto che a spot, com’è avvenuto finora.

Ma ci sono anche altri elementi che colpiscono nel report del Polimi, ovvero il fatto che la ricerca ha dato evidenza ad un profondo cambiamento in atto, con una sorta di dematerializzazione del mercato della smart home, dove l’hardware appare tendenzialmente sempre più ancillare rispetto al software che propone servizi sempre più innovativi, basati sull’IA, che sfruttano gli smartphone come interfaccia utente e che capitalizzano i dati raccolti per fidelizzare i clienti e per creare valore aggiunto. Si tratta del ben noto processo di servitizzazione in atto, che tuttavia ora sembra aver accelerato il passo.

Il palmares dei settori merceologici che trainano il mercato della smart home, sulla base della rilevazione del Polimi che, lo ricordiamo, esclude arbitrariamente i sistemi domotici cablati, vede ancora in cima la sicurezza (24% del mercato), con al secondo posto gli elettrodomestici smart (19%) e solo al terzo i sistemi di riscaldamento e climatizzazione smart (18%).

Colpisce tuttavia un dato che dovrebbe far riflettere, ovvero che ben il 17% dei consumatori associa il concetto di edificio smart all’efficientamento e al monitoraggio dei consumi, mentre addirittura un quarto della popolazione ritiene che sia proprio l’efficientamento energetico il servizio più interessante offerto da un edificio smart. Si tratta in entrambi i casi di dati in forte crescita dopo la crisi energetica e l’aumento del costo dell’energia, ma che segnano anche un passaggio epocale in atto e che, molto probabilmente, porterà ad una loro ulteriore crescita nei prossimi anni.

Sul fronte della distribuzione si conferma l’erosione progressiva da parte dell’offerta on line rispetto ai canali tradizionali (ora attestati al 44% del totale), anche se, si avverte un significativo ritorno del ruolo dell’installatore come problem solver, a cui le case madri prestano sempre più attenzione, con una probabile evoluzione verso la system integration, dal momento che la principale richiesta che pare provenire dagli utenti finali è quella di integrare i diversi dispositivi.

Luca Baldin

Project Manager di Pentastudio e della piattaforma di informazione e marketing Smart Building Italia. È event manager della Fiera Smart Building Expo di Milano e Smart Building Levante di Bari. Dirige la rivista Smart Building Italia.