Legge di Bilancio, incentivi edilizi fra riconferme e cambiamenti

2 Novembre 2021 Angela


Istruzioni per l’uso: DEF sta per Documento di Economia e Finanza, DPB per Documento Programmatico di Bilancio, mentre la legge di Bilancio altro non è che la tradizionale “manovra” di fine anno con cui il governo getta le basi per le prossime spese ed entrate. Un piccolo vademecum a beneficio dei molti, privi di una laurea in legge o economia, che vorrebbero comunque capirci qualcosa sul destino dei vari incentivi nell’edilizia, a cominciare dal Superbonus. Infatti, per farsi un’idea della situazione occorre appunto districarsi nella produzione normativa del governo che in autunno raggiunge come da tradizione il suo acme. Situazione che al momento induce ad un cauto ottimismo per le agevolazioni in questione, anche se per avere certezze occorrerà attendere come al solito la fine dell’anno con l’approvazione definitiva della manovra.

Per il Superbonus il primo segnale di una proroga a tutto il 2023 si è avuto a fine settembre con il citato DEF, intenzione poi ribadita a metà ottobre con il DPB che il governo ha inviato per l’approvazione a Bruxelles, passo indispensabile al varo della legge di Bilancio. Di quest’ultima gira adesso una bozza che da un lato conferma l’estensione dei termini, ma dall’altro introduce delle significative limitazioni. Per i condomini la scadenza del Superbonus viene spostata al 31 dicembre 2023, mentre per i due anni successivi l’entità della detrazione andrà a calare, il 70% nel 2024 e il 65% nel 2025. Proroga di soli sei mesi, invece, per quanto riguarda villette e case unifamiliari. Ma potranno beneficiare della nuova scadenza al 31 dicembre 2022 soltanto le prime case di proprietari con Isee inferiore a 25 mila euro.

Per quanto riguarda gli altri incentivi, che fra l’altro sono tutti in scadenza alla fine dell’anno, si va verso una riconferma ma anche in questo caso parziale. Diventa infatti meno conveniente il cosiddetto Bonus facciate, con la detrazione dei costi relativi al rifacimento delle facciate dell’edificio che dall’attuale 90% nel 2022 scenderà al 60%. Le restanti agevolazioni del “pacchetto” edilizia, e non sono poche, viaggiano invece verso la riconferma annuale integrale. Stiamo parlando dell’Ecobonus, che prevede la detrazione del 50% delle spese sostenute per il rifacimento degli infissi, schermature solari e biomassa. Detrazione che sale al 65% per tutte le altre tipologie di intervento edilizio.

C’è poi da considerare l’allungamento dei termini per il Bonus ristrutturazioni, che comprende gli interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali con detrazione del 50% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 96mila euro per unità immobiliare. Ed ancora, dovrebbe rimanere disponibile per tutto il prossimo anno il Bonus verde per sistemare i giardini e i terrazzi, agevolazione che permette ai privati di detrarre fino al 36% delle spese sostenute, su un tetto massimo di 5.000 euro. Infine c’è il Bonus mobili ed elettrodomestici, con detrazione del 50% delle spese, che dovrebbe essere confermato per il prossimo triennio però con una detrazione che sarà dimezzata rispetto all’attuale massimale di diecimila  euro.