Smart buildings, la trasformazione tech-enabled in atto nel real estate

23 Febbraio 2024 Pasquale Capezzuto


L’intelligenza di un edificio

Il concetto di “edifici intelligenti” esiste da diversi anni e si basa sulla capacità dei singoli sistemi all’interno degli edifici di integrarsi e comunicare con l’occupante, per fornire un sistema molto migliorato sia in termini di efficienza energetica e operativa che di comfort per gli occupanti.
Gli edifici intelligenti, comunemente indicati come smart buildings, vengono oggi riconosciuti come abilitatori alla trasformazione del sistema elettrico in un sistema caratterizzato da generazione distribuita, decarbonizzato (fonti rinnovabili), digitalizzato e flessibile dal  lato della domanda.
Gli outcomes degli smart buildings sono il miglioramento della user exeperience, la sostenibilità, l’efficienza economica e operativa, la prontezza agli effetti della crisi climatica.
Un edificio intelligente assicura, inoltre, una migliore produttività, salute e benessere, sostenibilità della comunità e dei servizi, efficacia e predizione della manutenzione e ottimizzazione della sicurezza.

Il panorama normativo

Per tali edifici sono state proposte da diversi gruppi, dalla letteratura scientifica, da politecnici, da soggetti commerciali e organizzazioni varie, varie definizioni che si sono evolute nel corso degli ultimi anni.
Le definizioni normative sono di ausilio ai progettisti per comprendere gli elementi dell’architettura di uno smart building, ad indicare gli elementi progettuali caratterizzanti lo stesso e all’industria per lo sviluppo delle soluzioni tecnologiche funzionali.
A livello europeo, con qualche ritardo, la Direttiva EPBD (UE) 2018/844, per valorizzare il contributo delle tecnologie intelligenti al team dell’efficienza energetica degli edifici ha introdotto il concetto di prontezza all’intelligenza e il relativo indicatore Smart Readiness Indicatore (SRI), strumento ad oggi volontario.
La valutazione dell’intelligenza, secondo questo schema, si riferisce alla capacità di un edificio o dei suoi sistemi di percepire, interpretare, comunicare e rispondere attivamente in modo efficiente alle mutevoli condizioni in relazione al funzionamento dei sistemi tecnici dell’edilizia o all’ambiente esterno (comprese le reti energetiche) e alle richieste degli occupanti dell’edificio e della rete.

A livello nazionale l’Energy&Strategy del Politecnico di Milano ha investigato, nelle quattro edizioni del report sullo Smart Building, i caratteri fondamentali, le architetture e i domini di un edificio intelligente

Recentemente il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) ha pubblicato recentemente il White Paper Smart Building, la prima guida emanata da un comitato normatore, che fornisce un’ampia documentazione sul tema, per quanto attiene gli aspetti impiantistici, sia a livello di panorama normativo sia dal punto di vista architetturale.
A livello internazionale lo standard ITU-T Y.4550-series – Smart sustainable cities dell’International Electrotechnical Committee (IEC) basa il paradigma di “edifici intelligenti” sulla capacità dei singoli sistemi all’interno degli edifici di comunicare, integrarsi e funzionare in modo tale da consentire numerosi e complessi controlli per generare una risposta molto migliorata alle esigenze molti tipi di stimoli e un ridotto impatto ambientale complessivo.
In questo panorama si inserisce lo standard dell’ International Organization for  Standardization (ISO) 37173:2023 “Smart community infrastructure-Guidance for the development of smart building information systems”  che riporta una compiuta definizione di Smart Building: “edificio intelligente in grado di identificare e adattarsi ai cambiamenti attesi e imprevisti mediante l’uso efficace dei dati, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e che migliora continuamente le previsioni e le azioni in risposta alle varie esigenze dei valori edilizi, delle attività urbane e delle operazioni urbane.
Si conferma in tal modo l’aspetto previsionale, di responsività e interazione dell’edificio con l’ambiente urbano.

I protocolli internazionali

E’ importante citare come a livello internazionale siano disponibili protocolli come WiredScore o Smartscore, che considerano la presenza di tecnologie digitali e smart e la connettività nella progettazione integrata di un edificio e ne comunicano al mercato  le caratteristiche distintive, elemento chiave per dare valore agli investimenti in tecnologie intelligenti.

Conclusioni

E’ indubbia l’esigenza di un approccio metodologico olistico, interdisciplinare e integrato alla progettazione degli edifici decarbonizzati, resilienti, digitali e sostenibili, incentrati sul benessere delle persone, finalità per la quale sono progettati questi ”high technologies spaces”,  in vista degli imminenti obiettivi del 2050, in tal senso va la prossima pubblicazione della norma nazionale predisposta dalla Commissione UNI 058.  

Pasquale Capezzuto

Presidente dell’Associazione Energy Managers di Bari, Presidente Commissione UNI/TC058 “Citta’,comunita’ e infrastrutture sostenibili”, già Vice Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bari e Coordinatore della Commissione Energia, Impianti, Ambiente e Sostenibilità dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, membro del Gruppo di Lavoro Energia del C.N.I.