Banda Ultra Larga – Uncem: “Necessario potenziare i lavori”

21 Agosto 2020 Ilaria Rebecchi


Le comunità rurali e montane ancora ampiamente escluse dai lavori. Digital divide in aumento e gravi problematiche. Bussone (Uncem): “Piano BUL in ritardo di oltre 1 anno”

Importante la presa di posizione del Presidente Uncem Marco Bussone circa l’inadeguata fornitura di rete nei comuni montani che ha sottolineato il ritardo di almeno un anno e mezzo sui lavori per il Piano Banda Ultra Larga. “I Comuni delle cosiddette aree bianche, ossia quelli rurali e montani, dove a oggi dovevano essere eseguiti interventi del piano sono oltre settemila, ma la situazione è peggiore“.
A far emergere le difficoltà in corso, per l’Unione Nazionale Comuni – Comunità – Enti Montani, è il periodo post lockdown, in concomitanza con quello delle vacanze: “Un affollamento mai visto“, come lo definisce Bussone, “che va ad incrementare quel digital divide già sotto gli occhi di tutti tra le aree urbane e quelle montane e rurali“.

Sono 5, ad esempio, i milioni di italiani che non vedono bene la televisione, nemmeno la rete ammiraglia RAI, per non parlare della telefonia: il 25% d’Italia si stima non sia coperto da alcuna rete, al momento. Su questo fronte, però, Uncem sottolinea l’importanza della cooperazione con Tim, che si sta da tempo impegnando a cercare di risolvere, ove possibile, i problemi di rete.
Lato Governo, invece, Bussone ha sottolineato recentemente la necessità di trovare nel Recovery Fund le risorse necessarie per sostenere e velocizzare i lavori per il Piano Banda Ultra Larga:

È necessario usare e potenziare la rete esistente con Tim capofila, e continuare con i collaudi. A metà agosto – continua il Presidente – solo 81 comuni montani su oltre 3mila erano stati collaudati.

Già durante il lockdown Uncem aveva lanciato una mobilitazione per dare risposte al 50 per cento del Paese che lotta da anni con il digital divide, sottolineando la necessità dell’attuazione di una “agenda digitale per i territori montani italiani, di una strategia per il superamento del divario digitale nel Paese non si dilatino ulteriormente a danno delle Autonomie locali, delle imprese, dei cittadini”.

Per bUssone, inoltre, “banda ultralarga e 5G sono i due fronti indispensabili e paralleli per vincere il digital divide sui territori.”. Nel dossier Uncem “La montagna in rete” appare chiaro come lo Stato debba investire risorse per portare infrastrutture nelle zone alpine e appenniniche:

“La debolezza di questi territori è data dalla mancanza di adeguate reti. Proprio come le strade e l’energia elettrica nel dopoguerra. Per questo a unire 5G e banda ultralarga deve essere chi è capace. Vogliamo fare un lavoro che veda nella rete unica la soluzione”.

Interessante anche la ricerca condotta da Infratel sul Piano BUL e nell’ambito del progetto Piazza Wi-Fi Italia, a beneficio delle aree montane dei comuni federati in Uncem. “Il Piano BUL si propone di portare connessione internet, con tecnologia FTTH e/o FWA, nei comuni montani individuati come aree bianche all’esito delle attività di mappatura del 2015. 3342 comuni interessati per oltre 4 milioni di unità immobiliari e 2981 comuni in FTTH e FWA“.
Per maggiori informazioni: https://bandaultralarga.italia.it/

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.