UNCEM: lettera a Conte per sostegno alle comunità montane

16 Giugno 2020 Ilaria Rebecchi


Necessità di digitalizzazione e normative precise per sostenere le comunità montane tra digital divide e supporto alle PMI

L’accorato appello dell’Unione nazionale comuni comunità enti montani al Presidente del Consiglio raccoglie tutte le necessità dei piccoli comuni in questo periodo così delicato.
Così l’ente ha recentemente divulgato una nota ufficiale con appello a Conte nel quale si pone l’attenzione sulla necessità collettiva di ripensare l’organizzazione e la fruizione dei territori, a causa della pandemia mondiale. In particolare, si legge, focus sul ruolo dei piccoli Comuni che hanno nella tenuta delle comunità, nella qualità della vita e delle produzioni, “strategici nel percorso di rilancio dell’intero sistema Paese”.
Luoghi che potranno rappresentare una sfida per il futuro, diventando nuovi poli di attrattività, erogatori di servizi fondamentali diminuendo il divario tra i centri urbani e quelli minori.

Per fare questo è necessario per UNCEM delineare una grande opera di riconnessione del Paese poiché, in questo momento storico, il salto di qualità di cui questi luoghi hanno bisogno per competere a pieno titolo nel terzo millennio e per frenare l’emorragia insediativa che li caratterizza da decenni, “si gioca in prima battuta sul fronte dell’innovazione sociale e delle infrastrutture digitali”.

I piccoli comuni – si legge – “possono tornare ad essere spazi generativi anche attraverso la produzione di green economy, sostenibilità sociale e ambientale”: al centro delle infrastrutture per la ripartenza dell’economia dovrà esserci la connessione veloce come diritto di cittadinanza che colmi in tempi certi lo scarto del digital divide. Infatti ancora oggi oltre 3.900 Comuni sono sprovvisti di linea dati veloce, 1.200 Comuni non ricevono un segnale adeguato e stabile per la telefonia mobile e  5 milioni di italiani non lo ricevono adeguatamente.

Scuola e lavoro?

Importante definire quanto delineato nel “Piano per l’istruzione destinato alle aree rurali e montane”, con particolare riguardo al collegamento dei plessi scolastici, all’informatizzazione e alla progressiva digitalizzazione delle attività didattiche che si svolgono nei plessi, alla sperimentazione didattica, prevedendo anche misure con incentivi per favorire la continuità formativa e la residenzialità dei docenti e collaborazioni con i centri di ricerca e formazione internazionali e nazionali.
Spazio prioritario per UNCEM anche all’implementazione delle potenzialità dello smart working che “deve essere facilitato e agevolato in queste aree con particolari provvedimenti per incrementarlo per tutte le imprese, gli enti di ricerca, la Pubblica Amministrazione”.

Quali servizi? 

Nella nota si legge l’urgenza strategica nella prospettiva di una riterritorializzazione del servizio sanitario.
Fondamentale, inoltre, accelerare il Piano per la banda ultralarga, “oggi troppo lento, e sbloccare i cantieri con semplificazioni”, sollecitare un’immediata attuazione di tutti quei dispositivi normativi, dalla legge 158/2017 a favore dei Piccoli Comuni (con particolare riguardo e urgenza per il Piano straordinario della Didattica), una nuova stagione di politiche della Montagna e la riduzione delle imposte su interventi in campo ambientale e di natura idrogeologica.
Delineata anche l’importanza dell’avvio delle Zone Economiche Ambientali (ZEA) che attiverebbe un’attività di coordinamento e di sostegno alle PMI interessate attraverso la messa a disposizione di competenze e professionalità utili per fare impresa in modo coerente con i territori protetti.
Importante sostenere, infine, la ripartenza del turismo dei borghi, dell’agroturismo, del turismo lento e del cicloturismo, le tradizioni e i prodotti locali tradizionali.

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.